Inaugurato a Carignano l’hospice Faro “Alfredo Cornaglia” – La struttura dispone di 14 posti letto destinati a chi necessita di cure palliative specialistiche

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Giornata importante, quella di oggi, per Carignano e il territorio. E’ stato ufficialmente inaugurato il nuovo hospice della Fondazione FARO: situato presso l’ex ospedale di via San Remigio, metterà a disposizione di chi necessita di cure palliative specialistiche 14 posti letto in altrettante stanze. L’hospice sarà operativo dalla prossima settimana, quando inizierà ad accogliere i primi pazienti e le loro famiglie. A ottobre dell’anno scorso, a lavori di ristrutturazione conclusi, c’era stata la cerimonia di taglio del nastro; per l’effettivo avvio dell’attività si è dovuto attendere finora, il tempo necessario per portare a termine l’iter di autorizzazione e completare tutte le pratiche burocratiche.

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In alto da sinistra: Tiziano Lanciarini – Amici della Faro; il sindaco di Carignano Giorgio Albertino, il direttore genare dell’Asl TO5 Angelo Pescarmona, il presidente della Fondazione FARO Giuseppe Cravetto, il direttore generale Luigi Stella; in basso il responsabile medico Gloria Gallo, la coordinatrice infermieristica Giusi Esposito, il direttore sanitario Alessandro Valle

Presenti alla conferenza stampa, insieme ai membri della Fondazione FARO e dei volontari Amici della FARO, il direttore dell’Asl TO5 Angelo Michele Pescarmona e il sindaco di Carignano Giorgio Albertino. Hanno partecipato inoltre rappresentanti di enti e istituzioni. A precedere l’inaugurazione, la benedizione dell’arcivescovo emerito Cesare Nosiglia, da sempre vicino alla Fondazione e alle famiglie assistite.

Nel pomeriggio un open day ha permesso a tutti coloro che lo desideravano di visitare la struttura prima della sua apertura.

Il nuovo hospice FARO, che si sviluppa su un’area di 1.500 metri quadrati, è intitolato alla memoria di Alfredo Cornaglia, che con la sua generosità ne ha permesso il compimento: la struttura è stata infatti realizzata grazie al lascito del professore a favore della FARO e al supporto della Fondazione Compagnia di San Paolo che gestisce il Fondo Opera Alfredo Cornaglia.

I 14 posti letto di Carignano si aggiungono ai 34 presenti nelle altre due strutture della FARO di Torino, gli hospice “Ida e Sergio Sugliano” e “Ida Bocca”.  Le camere da letto sono singole, dotate di bagno privato e di una poltrona letto per un familiare. Grande attenzione è stata data alle aree comuni, come la sala del silenzio, la chiesa interna (restaurata e resa di nuovo agibile), il salottino e la cucina per i familiari.  Come in tutti gli hospice FARO, è stato ricreato un ambiente accogliente per assistere il malato e i suoi cari con un piano di cura specialistico, continuamente rimodulato sulle esigenze dei pazienti. Di prossima realizzazione, l’area verde dedicata anche ad attività espressive di giardinaggio, un vero e proprio luogo di cura all’aria aperta. Ad assumere la guida del nuovo hospice in qualità di responsabile medico sarà la dottoressa Gloria Gallo, affiancata dalla coordinatrice infermieristica Giusi Esposito.

“Siamo grati a tutti coloro che hanno permesso il raggiungimento di questo grande traguardo: operatori, volontari e tutti i sostenitori che da sempre ci sono vicini con affetto nel nostro servizio quotidiano di assistenza – hanno commentato il presidente della Fondazione FARO Giuseppe Cravetto e il direttore generale Luigi Stella – Ringraziamo la comunità di Carignano e le sue istituzioni per il grande supporto dimostrato, insieme all’Asl TO5 e la Fondazione Compagnia di San Paolo per la fondamentale collaborazione”. E il direttore generale dell’Asl TO5 Pescarmona ha sottolineato: “Un’iniziativa che vedo trainante, a cui si aggiungeranno l’ospedale di comunità e la casa di comunità. La struttura avrà così tre funzioni e diventerà nel suo complesso un punto di riferimento per la sanità territoriale. A dimostrazione che le cose non succedono solo nei grandi Comuni ma anche nei centri più piccoli”. Alessandro Valle, direttore sanitario della Fondazione FARO: “Il lavoro per arrivare fino a qui è stato complesso e pesante, ma caratterizzato da una forte sintonia”. Tiziano Lanciarini, degli Amici della Faro, ha illustrato il ruolo dei volontari: “Si tratta di affiancare la Fondazione in svariate attività, strutturate in gruppi. Quello dell’assistenza, in particolare il gruppo dei volontari di Carignano, ha già frequentato il corso, che ha avuto una grande risposta da parte della cittadinanza, ed è già pronto a supportare le figure specialistiche e specializzate, dopo un periodo di tirocinio accanto ad altri volontari. Chiariamo che i volontari non sono né infermieri né operatori socio sanitari, bensì persone che somministrano una cura di relazione con i pazienti e i familiari, una cura che ha diverse forme e che comprende tutto ciò che esprime vicinanza, per non far sentire mai solo il malato”.

Il sindaco Albertino ha osservato: “C’era assoluta necessità di dare questo tipo di servizi, non solo per Carignano ma per tutto il territorio. Siamo falici che questo edificio possa tornare ala funzione per cui era stato costruito. Ringrazio in particolare l’Asl, il direttore Pescarmona e i suoi collaboratori perché senza il loro impegno forse oggi non saremmo qui. L’operazione è stata complessa, anche dal punto di vista burocratico”.

La ristrutturazione dell’edificio è stata completata sia dal punto di vista edilizio che impiantistico e ha permesso anche di mettere in evidenza il grande valore storico-artistico dell’ex ospedale, realizzando un hospice in una zona che fino a questo momento non disponeva di strutture simili.

Ad abbellire le pareti, attraverso un progetto della FARO e dell’associazione culturale Gli Argonauti, le opere di artisti che hanno voluto dare il loro contributo: pitture di Ermanno Barovero, Isidoro Cottino, Angela Guiffrey, Marc Piva, Francesco Preverino, Livio Stroppiana, Gianfranco Tamagnone; incisioni di Giuseppe Grosso, Xavie De Maistre, Francesco Casa, Fulvio Farago, Elio Mazzarri.

 




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