Donne fotografe e fotografate, doppio appuntamento con la Fondazione Artea – Alla Castiglia di Saluzzo e al Filatoio di Caraglio fino a febbraio

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Alena from Eritrea, Glasgow, Scotland, GB, 2017 © Olivia Arthur | Magnum Photo

Donne dietro la macchina fotografica, ma anche poste dinanzi; donne autrici di immagini con cui esprimono la propria visione del mondo oppure immortalate da scatti che esplorano le molteplici dimensioni dell’universo femminile, divenendo, le une come le altre, protagoniste di un intenso racconto sull’evoluzione della società nel corso degli ultimi decenni.

È ricco di significati il doppio appuntamento espositivo d’autunno con la grande fotografia d’autore della celebre agenzia Magnum Photos in programma nella provincia di Cuneo e presentato dalla Fondazione Artea. Due mostre in dialogo reciproco, allestite a Saluzzo e a Caraglio, che trovano il loro comune denominatore proprio nel ruolo della donna fotografa e fotografata.

“Fotografia è donna. L’universo femminile in 120 scatti dell’agenzia Magnum Photos, dal Dopoguerra a oggi” fino  al 25 febbraio 2024 alla Castiglia di Saluzzo, propone un percorso fra le più iconiche immagini sul tema realizzate in prima persona da autrici di fama internazionale e da alcuni celebri colleghi che, guardando alla condizione femminile nel mondo, hanno documentato le mutazioni sociali degli ultimi settant’anni. Esposti, fra gli altri, lavori di Eve Arnold, Robert Capa, Cristina De Middel, Elliott Erwitt, Susan Meiselas, Alessandra Sanguinetti.

Attraverso sei nuclei tematici, la mostra, curata da Walter Guadagnini e Monica Poggi, racconta come il corpo sia stato emblema del trascorrere del tempo individuale e di quello storico. Affrontando situazioni anche molto diverse tra loro, nello spazio geografico e negli anni, il percorso presenta uno spaccato sulla vita delle donne, dalla fine del secondo conflitto mondiale ad oggi.

La mostra è promossa e organizzata dal Comune di Saluzzo e Fondazione Artea, in collaborazione con CAMERA – Centro Italiano per la Fotografia, Magnum Photos e Fondazione Amleto Bertoni.

Svela invece il profondo e mai convenzionale sguardo sulla realtà di una donna, consacrata fra le più importanti fotografe del XX secolo, la mostra monografica “Inge Morath. L’occhio e l’anima” che al Filatoio di Caraglio, fino al 25 febbraio 2024, celebra, nel centenario dalla nascita, la prima fotogiornalista nella storia della stessa agenzia Magnum, portando oltre 200 delle sue opere nelle sale dello storico opificio, che per secoli ha impiegato proprio la manodopera femminile nella filatura della seta.

Il progetto espositivo, curato da Brigitte Blüm, Kurt Kaindlee e Marco Minuz e realizzato ad hoc per gli spazi del Filatoio, mira a far emergere nelle diverse sezioni tematiche tutte le principali esperienze umane e professionali della grande fotografa austriaca, offrendo così la più vasta monografia italiana a lei dedicata. Inoltre, vi sarà una sezione mai esposta prima in Italia con fotografie a colori.

La mostra personale di Inge Morath è promossa e organizzata da Fondazione Artea in collaborazione con Suazes, Fotohof, Magnum Photos e Comune di Caraglio.

E’ possibile acquistare i biglietti di entrambe le mostre in prevendita su ticket.it. Ulteriori informazioni: www.fondazioneartea.org.

Patrizia Veglione

 

 




 

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