SETTEMBRE – Reddito di cittadinanza, residenza o… ? Tassa piatta… ? Pensioni? Spesa pubblica e capacità amministrativa



Riceviamo e pubblichiamo.

In questi giorni in cui i temi economici collegati alle promesse elettorali hanno grande difficoltà a trovare spazio adeguato all’interno della legge di “stabilità” (vecchia finanziaria) e  si sentono le ipotesi più diverse.

Reddito di cittadinanza, potrebbe avere un senso, se non prendesse le forme di un nuovo e più generoso “sussidio” ai nulla facenti cronici, se fosse: limitato nel tempo (diciamo un anno); esclusivamente diretto ai “cittadini” (il concetto di cittadinanza è ben chiaro in diritto) e non dato … anche ai turisti di passaggio; sostituisse ogni altra forma di ammortizzatore sociale, cassa integrazione compresa. Temo che sarà un nuovo sussidio a pioggia più o meno clientelare, come lo sono state molte pensioni ed assunzioni nel settore pubblico.

La tassa piatta, o una rimodulazione al ribasso delle aliquote IRPEF (es. 15% fino a 50.000, 20% da 50.000 a 100.000, 25% oltre i 100.000), a mio avviso, sarebbe l’unico elemento serio in grado di attrarre investimenti, rendendo meno conveniente de localizzare le imprese e creare nuovi posti di lavoro “produttivo”, non posti stipendio utili solo a chi li percepisce (sussidi camuffati). Non la vedremo se non in forma farsesca, che non servirà assolutamente a dare una spinta all’economia.

Pensioni, si può superare la “Fornero” solo se si avesse il coraggio di fare il “ricalcolo contributivo per tutti”, nessuno escluso, equità per tutti. Il ricalcolo pensionistico però andrebbe collegato ad una revisione delle aliquote fiscali, in modo di restituire (almeno in parte) quello che viene tolto.

Sulla spesa pubblica non vedremo assolutamente una razionalizzazione seria (diciamo alla Cottarelli) ma qualche limitato taglio qua e là, tanto per dire che si è intervenuto, che probabilmente farà più danni che vantaggi.

Sulla capacità di agire in modo efficace della pubblica amministrazione non parliamone. Per fare qualunque cosa (anche per ricostruire un ponte che non avrebbe dovuto crollare) occorre “commissario straordinario” e ciò significa che per via ordinaria non funziona niente! Ci siamo dati delle norme che, oltre paralizzare la macchina, non evitano neanche il malaffare, tanto che abbiamo costituito un autorità anti corruzione! Si può essere messi peggio? … Sì, al peggio non c’è limite!

Lettera firmata

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