Un contributo ai Comuni per le piccole stazioni ferroviarie – La proposta del consigliere regionale Davide Nicco per tenere aperte le sale di aspetto

Piccole stazioni e contributi ai comuni per le sale di aspetto

Un contributo regionale ai Comuni che si impegnano a mantenere aperte – come si sta accingendo a fare il Comune di Villastellone – le sale di aspetto chiuse dalle Ferrovie dello Stato per carenza di personale. E’ questa, in sintesi, la proposta contenuta in un ordine del giorno presentato dal consigliere regionale di Fratelli d’Italia Davide Nicco, finalizzata a agevolare pendolari e studenti che utilizzano il treno in Piemonte.
“Le Ferrovie, e più precisamente la società controllata Rfi che ne cura le infrastrutture, sta via via chiudendo le sale di aspetto dei Comuni di più piccola dimensione, in quanto le stazioni ferroviarie vengono automatizzate e gestite da remoto, senza più presenza fisica di personale ” spiega il consigliere Nicco.  La conseguenza è che in molti Comuni i viaggiatori non hanno più una sala d’aspetto dove attendere: “Ma non si possono lasciare i pendolari in piedi ed al freddo ad aspettare il treno e pretendere poi che poi preferiscano il trasporto ferroviario all’automobile – sottolinea – Alcuni Comuni virtuosi si stanno accollando il costo per risolvere il problema, altri più piccoli invece non ce la fanno, e credo che la Regione non debba lasciarli soli. Da approfondimenti chiesti a Rfi, risultano attualmente circa 60 i Comuni piemontesi che potrebbero beneficiare del contributo tenendo aperta la sala d’aspetto, ma il numero potrebbe aumentare nei prossimi anni mano a mano che nuove stazioni verranno automatizzate e conseguentemente le sale d’aspetto sinora aperte vengano chiuse”.
“Mi auguro inoltre che anche la Città metropolitana di Torino – ha concluso Nicco – che fino ad ora non mi risulta sia intervenuta su questo tema, possa pensare a iniziative volte a tenere aperte le sale d’attesa delle stazioni, avendo anche le precise competenze sui trasporti”.

Il sindaco di Villastellone Francesco Principi commenta: “Sono soddisfatto della proposta e speriamo che vada a buon fine, quando il consigliere Nicco me ne ha parlato mi è sembrata da subito un’ottima idea che potrebbe aiutare tanti paesi come il nostro costretti a trovare come unica soluzione la gestione in autonomia delle sale d’aspetto. Per quanto riguarda il Comune di Villlstellone, le trattative intraprese nei mesi scorsi con Rfi stanno procedendo ed è quasi pronta la nostra bozza di accordo per l’assegnazione in comodato d’uso della sala della stazione; i tempi da loro indicati per la risposta e la definizione del contratto sono di tre o quattro mesi, poi finalmente potremo riaprire la sala d’aspetto chiusa da ottobre scorso. Abbiamo stimato cinquemila euro circa all’anno di spese di gestione (tra pulizie, personale addetto a chiusure e aperture, ecc.), una somma che le nostre casse possono sostenere ma ben venga una parziale copertura da parte della Regione”.

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