Primi in apicoltura – Il Piemonte un  esempio per tutto il territorio italiano

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Il futuro delle api avrà come punto di riferimento il Piemonte che, nel panorama dell’apicoltura italiana, continua a collocarsi al primo posto per numero di produttori e produzione: al 31 dicembre 2021 la Banca Dati Apistica nazionale ha rilevato 6.821 aziende e 195.191 alveari.

Ed ì in virtù di tali risultati che il Ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali intende portarlo ad esempio su tutto il territorio italiano, con le sue migliori pratiche e i progetti sperimentali emersi durante il confronto sulla filiera apistica svoltosi nella Palazzina di caccia di Stupinigi nei giorni scorsi  su iniziativa dell’Assessorato regionale all’Agricoltura e Cibo insieme a VisitPiemonte.

Soddisfazione è stata espressa dalla Regione: “E’ un motivo di orgoglio e stimolo per proseguire nelle azioni di sostegno alla filiera. La giornata è stata un’importante risposta delle associazioni dei produttori, della cooperazione apistica, del mondo della ricerca e dell’Università, delle istituzioni regionali e nazionali per un comparto produttivo che sta affrontando forti criticità. In questi mesi le istituzioni stanno lavorando alla futura programmazione delle politiche agricole e si presentano interessanti prospettive di sostegno al comparto: oltre ai fondi Ocm miele si auspica anche tramite lo sviluppo rurale ed i pagamenti diretti”.

La Regione è impegnata a sostenere l’intera filiera con il Piano apistico 2019-2022, che conta su una dotazione finanziaria di 1,3 milioni di euro destinata alle aziende apistiche e alle associazioni dei produttori per l’assistenza tecnica e per la promozione. Inoltre, mediante la legge regionale 20/1998 l’Assessorato all’Agricoltura ha impegnato 150.000 euro di contributi per il 2022 per il servizio di assistenza tecnica e per la realizzazione di corsi di formazione per gli apicoltori. Si integrano i bandi annuali attivati con i fondi Ocm miele. Nel 2021 si è dotata di un nuovo regolamento che disciplina il ruolo multifunzionale dell’apicoltura, le cui principali finalità sono un adeguato sfruttamento delle risorse nettarifere, l’incentivazione della conduzione zootecnica delle api e la prevenzione di controversie tra gli apicoltori stanziali o nomadi che si trovano a produrre in uno stesso territorio.

Prosegue l’attività del Centro apistico regionale, creato nel 2019 presso l’Istituto zooprofilattico sperimentale del Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta per attivare un sistema di rilevazione dei fenomeni di moria. Inoltre, nel 2022 Fondazione Agrion e Regione Piemonte hanno lanciato il progetto “Oasi fiorite per la biodiversità”, rivolto ai Comuni ed ai cittadini per promuovere la ristrutturazione di ambienti rurali e l’arricchimento di aree urbane per creare habitat ideali per gli impollinatori.

 




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