Assegnati a Moncalieri due milioni di fondi per il Parco Storico del Castello Reale

parco storico

Next Generation Eu: 2 milioni al Parco Storico del Castello Reale.  Il bando del Ministero della Cultura colloca tra i primissimi progetti finanziati a livello nazionale (26° su 106) il progetto di rigenerazione e valorizzazione del Parco Storico proposto dalla Città di Moncalieri.

I fondi del Pnrr consacrano il percorso di acquisizione e recupero, intrapreso dalla Città di Moncalieri nel 2015, tra quelli di punta a livello nazionale. Il Ministero ha appena pubblicato il decreto che assegna agli interventi di recupero e valorizzazione del parco 2 milioni di euro: il massimo concedibile per la misura di investimento per la quale Moncalieri era in concorso, la 2.3, dedicata ai “programmi per valorizzare l’identità dei luoghi: parchi e giardini storici”. Una notizia che segue di alcune settimane quella dell’assegnazione di 80.000 euro di fondi assegnati alla progettazione di dettaglio, aggregata nel dossier MonVert e che ripensa con concetti innovativi l’intero sistema del verde cittadino, dalla Compagnia di San Paolo nell’ambito del bando Next Generation We. Con sullo sfondo una seconda procedura ancora in corso della Compagnia, il bando Simbiosi.

L’ampia area verde (10 ettari) che corona in alto la zona del Castello Reale, già parco di caccia e loisirs per i reali di casa Savoia, e mai aperta prima al pubblico, è stata acquisita definitivamente al patrimonio comunale nel 2020, seguendo un’intuizione del 2015 che si è subito posta al centro delle strategie del progetto Moncalieri Città nel Verde. Nel progetto rientra il miglioramento degli attuali accessi al Parco, valutando anche la creazione di un accesso da via del Parco, che si aggiungerebbe all’unico accesso attualmente disponibile, a metà della salita di viale Rimembranza. Si punta anche al ripristino della Casa del Vignolante con finalità ricettive e punto ristoro, con depurazione e trasformazione in lido urbano del laghetto sottostante. I percorsi e i sentieri che innervano l’intero parco, riportati in luce e sistemati, collegheranno le varie parti, includendo la Torre del Roccolo (di cui si completerà il recupero rivisitandone la funzione originaria di torre di avvistamento a 360° su fauna e flora) e il Ninfeo. Il trait d’union sarà l’approdo a una “gestione sostenibile” di questo prezioso polmone di verde storico, che forma anche il tema centrale del vicino convegno internazionale sui parchi e giardini storici. I Dialoghi sul paesaggio di quest’anno (13 e 14 luglio) sono infatti dedicati a Il giardino globale: le scelte della transizione ecologica.

“Un risultato importante che ci consentirà di rendere ancora più bello uno dei nostri gioielli e di offrire a cittadini e turisti un luogo unico nel quale trascorrere il proprio tempo libero – dichiara il sindaco Paolo Montagna – Siamo soddisfatti che il Ministero abbia valutato positivamente non solo il progetto, ma il percorso che è iniziato nei primissimi mesi del mio primo mandato Un polmone verde di dieci ettari, a due passi dal centro storico, mai aperto al pubblico: il Parco sarà tra simboli di una città che ha scelto da tempo di impegnarsi nella svolta green. Ringrazio la squadra del Comune per questo grande obiettivo raggiunto”.

“Stiamo girando pagina e iniziando un nuovo capitolo della storia della città: cominciare a mettere piede e diventare di casa nel Parco Storico cambierà la qualità di vita di moncalieresi e non. L’idea nasce immediatamente nel 2015, quando il Castello Reale era ancora chiuso – commenta con soddisfazione l’assessore alla Cultura Laura Pompeo –I finanziamenti appena ottenuti sono un risultato incredibile, impensabile fino a pochi anni fa, frutto sopratutto di una ricchezza disponibile di competenze e professionalità presenti nei vari uffici e di un grande lavoro di squadra interno, e di una rete esterna formata da importanti e qualificati partner internazionali, pubblici e privati, coinvolti a vario titolo e su segmenti diversi di questo bel percorso. Si va dal dipartimento di scienze agrarie Disafa dell’Università di Torino, al Pav-parco d’Arte Vivente, dal museo Frider Burda di Baden-Baden, all’associazione Phanes, al Consorzio delle Residenze Reali Sabaude, e all’Ente di Gestione Aree Protette del Po Piemontese. Nella rosa dei partner c’è infine Fondazione Matrice con un ruolo di coordinamento e supporto alle varie fasi progettuali. Li ringrazio tutti di cuore”.

Aggiunge l’assessore Pompeo: “Il nostro territorio ha ottenuto il riconoscimento MAB dell’UNESCO nel 2016 come riserva di biosfera. Ricordiamo, per inciso, che tutti i beni iscritti al patrimonio mondiale UNESCO richiedono la stesura di un piano durevole di gestione e protezione da parte dell’ente responsabile. Inoltre, l’ Art. 9 della Costituzione, recentemente integrato rispetto all’ambiente, alla biodiversità e agli ecosistemi, riconosce uno spirito e una compresenza tra cultura e paesaggio che noi a Moncalieri virtuosamente abbiamo già attivato fin dal 2015”.

Moncalieri Città nel Verde e il Parco Storico del Castello. La Città, nell’ambito del progetto Moncalieri Città nel Verde, è promotrice dal 2015 di un collaudato programma di eventi volti a consolidare un nuovo impegno a favore del patrimonio dei parchi, dei giardini storici, delle antiche vigne e dei valori paesistici del sistema Po-Collina Torinese. Tra gli appuntamenti fissi, ogni anno più apprezzati e riconosciuti su vasta scala, i convegni internazionali Dialoghi sul paesaggio dedicati a parchi e giardini storici e Si può fare sulla green economy, il concorso Rose al Castello-Premio della Rosa Principessa Maria Letizia e la kermesse culturale e floroviaistica autunnale Fiorile. Moncalieri, inserita nei siti MaB Unesco (2016) e, tramite il Castello Reale, nella Lista del Patrimonio Mondiale dell’Umanità (1997), ha acquisito, coronando un inter burocratico quinquennale, la piena proprietà del Parco Storico. Luogo di delizie amato dai Savoia, fino a oggi inaccessibile al pubblico, il Parco sarà oggetto nei prossimi mesi di azioni di recupero e valorizzazione. Verrà dotato di spazi espositivi, aree di accoglienza e bookshop, percorsi tematici, programmando gli interventi nell’ambito di una partnership scientifica avviata da tempo con il professor Marco Devecchi e la sua équipe del dipartimento Disafa, che ha già prodotto la mappatura del sito e la catalogazione delle specie arboree, messe a dimora dai progettisti ottocenteschi del Parco. Il Disafa ha già prodotto anche una pubblicazione divulgativa bilingue, in italiano e in inglese, e ha coadiuvato l’Assessorato alla Cultura in un evento che ha avuto per protagonista il parco: la prima apertura al pubblico il 4 giugno di un anno fa, inserita (unico evento in Piemonte) nel programma internazionale europeo della Settimana Verde, la EU Green Week 2021. Iniziativa bissata a inizio giugno 2022 e nuovamente gratificata dal patrocinio della EU Green Week.

 




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