“Time is up” dall’8 ottobre al 4 dicembre: la Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba si fa portavoce dell’appello lanciato dalle nuove generazioni

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Fiera Del Tartufo 2021 – Dinner At Castello di Roddi (foto Giorgio Perottino – Getty Images)

La Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba giunge alla sua 92ª edizione e si fa portavoce dell’appello lanciato dalle nuove generazioni: “Il tempo è scaduto”.  “Time is up” è appunto il tema di quest’anno. Per nove settimane, da sabato 8 ottobre a domenica 4 dicembre, Alba e il territorio si animeranno con  le innumerevoli proposte  per tutti gli amanti dell’oro bianco delle Langhe.  La Fiera sarà visitabile tutti i weekend il sabato e la domenica, con l’apertura straordinaria di lunedì 31 ottobre e martedì 1° novembre

“La sfida che la Fiera internazionale del Tartufo Bianco d’Alba si propone di raccogliere è quella di essere sempre
contemporanei: ci rendiamo conto che per l’urgenza delle tematiche del cambiamento climatico abbiamo la necessità di affrontare e stimolare una svolta culturale che necessariamente deve coinvolgere sempre di più le nuove generazioni. Perché i giovani non sono il futuro, ma il presente – afferma la presidente dell’Ente Fiera Liliana Allena – Con la Fiera vorremmo intercettare i turisti di domani, che oggi magari non viaggiano ancora e vivono immersi nel mondo digitale, dei social e del gaming, ma che presto saranno protagonisti dei flussi turistici, e lo faranno cercando sempre più esperienze ‘phigital’ a cavallo tra il reale e il virtuale. Nella 92ª edizione tratteremo molti temi con grande trasversalità, quella stessa trasversalità che caratterizza il nostro pubblico, proponendo un palinsesto al tempo stesso pop e ricercato, senza, ovviamente, snaturare la nostra identità, che mantiene il suo focus sul Tartufo Bianco d’Alba e sull’alta cucina, cogliendo però le opportunità che ogni fase di cambiamento porta con sé”.
Il mondo nei  giorni scorsi si è fermato per rendere omaggio a due personaggi che hanno lasciato un segno indelebile nella storia contemporanea, la regina Elisabetta II e Gorbaciov. Entrambi erano stati insigniti con il Tartufo dell’anno, il più bell’esemplare della stagione, lei nel 1959, lui nel 1986. Per il Sindaco di Alba e l’assessore al Turismo della Città questo è un esempio attuale di come il prezioso Tuber magnatum Pico sia diventato un eccezionale volano per questo territorio, rendendo celebre il nome di Alba a livello internazionale. Merito anche di grandi precursori e promotori come Giacomo Morra e Roberto Ponzio o ancora di industriali del calibro del compianto Michele Ferrero, simboli di quella che viene ormai definita l’albesità. Quella stessa che ha portato a organizzare, nonostante la pandemia, ma sempre nel pieno rispetto della salute, le ultime due edizioni della Fiera, che quest’anno finalmente riparte senza restrizioni. Alba, capitale delle colline vitate patrimonio dell’Umanità, città creativa UNESCO per la Gastronomia, è pronta ad accogliere e a farsi conoscere da quanti decideranno di visitare la sua prestigiosa Fiera.

Programma completo: www.fieradeltartufo.org




 

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