Dietro le quinte degli Spostati – Al Forte di Bard  mostra fotografica su un film leggendario

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Clark Gable and Marilyn Monroe on the set of “The Misfits”, Nevada, USA, 1960 © Cornell Capa/Magnum Photos

Si intitola The Misfits by Magnum Photographers la mostra fotografica inaugurata a giugno e visitabile fino al 17 settembre al Forte di Bard (www.fortedibard.it), in Valle d’Aosta, dedicata al dietro le quinte del leggendario film Gli Spostati (1961), diretto dal regista John Huston e interpretato da Marilyn Monroe, Clark Gable e Montgomery Clift.  L’esposizione è curata dal Forte di Bard e dall’Agenzia Magnum Photos di Parigi. Il cast eccezionale della pellicola fu scelto per dar vita alla prima sceneggiatura cinematografica di Arthur Miller, all’epoca marito della celebre diva. Proprio l’eccezionalità del cast, che vedeva per la prima e ultima volta insieme sullo schermo Marilyn Monroe e Clark Gable, suscitò l’interesse dell’Agenzia fotografica Magnum Photos che nell’ambito della strategia promozionale del film, ebbe accesso esclusivo alla produzione.

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Marilyn Monroe, Clark Gable, Montgomery Clift, Eli Wallach and Arthur Miller on the set of “The Misfits”, Reno, Nevada, USA, 1960 © Elliott Erwitt/Magnum Photo

L’Agenzia Magnum Photos inviò sul set nove tra i suoi fotografi più talentuosi, per realizzare un documentario storico. Si tratta di nove icone della fotografia mondiale del Novecento: Eve Arnold, Cornell Capa, Henri Cartier-Bresson, Bruce Davidson, Elliott Erwitt, Ernst Haas, Erich Hartmann, Inge Morath e Dennis Stock. Ognuno di loro immortalò gli attori nella vita sul set, le luci e il paesaggio, fissando per sempre, con immagini di inestimabile valore, i momenti delle riprese e l’atmosfera del set. The Misfits diventò così il film più documentato dell’epoca.

Le immagini rappresentano la testimonianza di un’esperienza unica, restituendo i singoli attori nei momenti di ansia e di entusiasmo, di tensione, di debolezza e di speranza, che accompagnano inevitabilmente la realizzazione di un film. La mostra attraverso più di 60 straordinarie fotografie non si limita ad essere un reportage del set cinematografico bensì l’esposizione di vere e proprie immagini d’arte.

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Marilyn Monroe and Arthur Miller during the filming of The Misfits, Reno, Nevada, USA, 1960 © Bruce Davidson/Magnum Photo

All’uscita del film la rivista cinematografica TimeOut lo definì un superbo anti-western, accogliendo il film diretto da John Huston come una novità nel panorama cinematografico americano. Gli anni ’40 e ’50 del cinema americano avevano visto come protagonista incontrastato il West, celebrato come territorio unico e fondamentale per l’identità della stessa società. Qualcosa però stava cambiando. Di fronte al fermento degli anni Sessanta, l’immagine classica del West e del cowboy iniziò ad apparire fuori tempo.

È proprio all’interno di questo momento storico che Arthur Miller decide di scrivere la sua prima – e ultima – sceneggiatura interamente pensata per il cinema, e lo fa rendendola particolarmente aderente alla sua vita privata. The Misfits nasce, infatti, in seguito al divorzio di Miller dalla sua prima moglie, e all’inizio della relazione con l’allora stella indiscussa di Hollywood, Marilyn Monroe.

Il valore della pellicola fu piuttosto oscurato dalla sorte dei suoi protagonisti e dal gossip che coinvolse il set durante la realizzazione del film. Le riprese sarebbero dovute durare circa 50 giorni e invece si protrassero per quattro mesi a causa delle precarie condizioni psicofisiche di Marilyn Monroe, dipendente dai sonniferi e provata dall’imminente fine del matrimonio con Arthur Miller, che verrà annunciato al termine delle riprese. In realtà, il giornalista James Goode, sempre presente sul set, nel suo libro The Making of The Misfits sottolinea che i problemi furono limitati e magistralmente gestiti da John Huston, tanto che il clima sul set fu piacevole e vivo. La fama del film, oltre a essere stato fertile terreno di dicerie, fu oscurata anche dal destino che toccò il cast: Clark Gable morì 12 giorni dopo la fine delle riprese a causa di un attacco cardiaco e la stessa Marilyn morì appena un anno dopo, scrivendo la parola fine a una delle carriere più importanti e folgoranti di Hollywood.

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Marilyn Monroe on the set of “The Misfits”, Reno, Nevada, USA, 1960 © Eve Arnold/Magnum Photos

La trama de Gli Spostati.  La bella e ingenua Roslyn, da poco divorziata, per mezzo dell’amica Isabelle stringe amicizia con due uomini: Gay, un cow boy in attesa anche lui del divorzio, e Guido, un valente meccanico. Respinti gli approcci di quest’ultimo, Roslyn sente nascere in sé una viva simpatia per il cow boy che, dal suo canto, non è insensibile al fascino della giovane donna, di cui riconosce ed apprezza la profonda sensibilità. Inizia così una relazione fra Roslyn e Gay, finché Guido non propone all’amico di prender parte ad una caccia ai cavalli selvaggi. Quando ottiene finalmente una preda molto ambita, lei lo convince a lasciare andare l’animale catturato, simbolo di libertà.

 




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