Le sculture di Edoardo Rubino nelle fotografie esposte sotto i portici di via Po

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Passeggiando  nel tratto di via Po tra piazza Castello e via Accademia Albertina , fino a venerdì 9 febbraio si incontrano le fotografie di Laura Cantarella che ritraggono particolari di sculture famose di Edoardo Rubino (1871-1954), raggiungibili a piedi (da 4 a 40 minuti) a distanze da 300 metri a 3 chilometri.

Basterebbe citare il Faro della Vittoria al Colle della Maddalena per dare un indizio lampante su Rubino e le sue opere che fanno infatti di Torino già un museo a cielo aperto. Alcune sono sempre visibili come, per riferirci a quelle fotografate per via Po, i monumenti a De Amicis nei Giardini Sambuy in piazza Carlo Felice fronte Porta Nuova e a Casimiro Teja in largo IV Marzo in una delle zone più frequentate per l’aperitivo, o la decorazione del caffè Baratti & Milano in piazza Castello (da non perdere anche le realizzazioni interne), e, proprio dietro a via Po, Nietzsche e la Donna che allatta, in via Carlo Alberto, rispettivamente ai civici 6 e 25 (giardino di Palazzo Cisterna della Provincia di Torino), o ancora il monumento a Federico Sclopis ai giardini della Cittadella in corso Siccardi, il grandioso monumento al Carabiniere e il vicino busto a Teofilo Rossi di Montelera ai Giardini Reali bassi.

Dopo la passeggiata in via Po, chi frequenta il Parco del Valentino guarderà con occhi nuovi la Fontana dei Mesi e la Promotrice delle Belle Arti riconoscendo la firma di Rubino nella scultura della Dora e nella decorazione esterna dell’edificio. Allo stesso modo chi andrà alle Poste di via Alfieri avrà un vis a vis con le opere esterne e interne dello scultore torinese.

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Per chi è affascinato dai cimiteri, il Monumentale di Torino sarà fonte di stupore assicurato, a cominciare proprio dalla recente scoperta della tomba Debernardi, ritratta in due particolari sui banner di via Po.

 

 




L’iniziativa ha il patrocinio della città di Torino ed è un’azione del progetto Gipsoteche in Luce, con il contributo della Fondazione Compagnia di San Paolo nell’ambito del bando In Luce, che ha come capofila il Comune di Nizza Monferrato con la Gipsoteca “Claudia Formica”, il Comune di Bistagno (Gipsoteca “Giulio Monteverde”) e il Comune di Monastero Bormida che proprio quest’anno aprirà la Gipsoteca “Edoardo Rubino” grazie alla collezione dei gessi ricevuta in comodato da Regione Piemonte e con opere  provenienti dalla GAM di Torino. Il coordinamento è di Fondazione Matrice ETS; partner: Fondazione Gente&Paesi e GAM Torino.

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