Il ruolo e il valore del privato accreditato in Piemonte, una risorsa per il servizio sanitario pubblico

Il ruolo del privato accreditato

Il servizio sanitario pubblico  e il peso del privato accreditato, quantificato in 3.300 posti letto per l’88% accreditati con il Servizio Sanitario Nazionale, oltre 4.300 addetti, per l’80% dipendenti. L’AIOP – Associazione Ospedalità Privata ha presentato la radiografia della propria organizzazione e della filiera sanità in Piemonte in occasione del  convegno  “Il valore del privato accreditato nello sviluppo del sistema sanitario piemontese”, organizzato da AIOP Piemonte, con il patrocinio di Confindustria Piemonte e Unione Industria Torino – Gruppo Sanità.

Lunedì 18 novembre all’Hotel  Principi di Piemonte la sanità privata regionale si è confrontata  sul proprio ruolo e ha analizzato il comparto in termini di offerta professionale, tecnologica, scientifica, ma anche come motore dell’economia che detiene una posizione di primo piano integrandosi con il servizio pubblico. E proprio l”assessore regionale alla Sanità Luigi Icardi è intervenuto in apertura dei lavori:  “In questo Governo regionale lavoreremo insieme e su tutti i tavoli, a Torino, a Roma e, se necessario, anche sui territori, per assicurare ai piemontesi la migliore assistenza possibile. Ritengo gli operatori privati una risorsa e non un problema. I numerosi vincoli della finanza pubblica, le difficoltà nell’assunzione del personale, l’esigenza di studiare e adottare nuovi modelli per svecchiare l’approccio che negli anni è stato un po’ ideologico del Piemonte, richiedono di ampliare l’orizzonte dei rapporti verso l’assistenza sanitaria privata”. “La Regione – ha osservato Icardi – attualmente ha contratti verso i privati per attività di ricovero e di specialistica convenzionata per circa 743 milioni di euro. Importi che intendiamo incrementare nel tempo, anche studiando, compatibilmente con i vincoli nazionali, nuove forme di collaborazione sui territori, lavorando in modo da calibrare il budget in rapporto al tetto di spesa. Siamo impegnati a ridurre i costi economici e sociali cui vanno incontro gli assistiti che devono trasferirsi per riuscire a curarsi, vale a dire la mobilità interregionale, dove gli ultimi dati indicano che il Piemonte è migliorato sia sul fronte della mobilità attiva (capacità di attrarre), sia su quello della mobilità passiva (capacità di curare nella regione). Nel 2018 abbiamo speso meno per farci curare fuori regione (262 milioni di euro di mobilità passiva contro i 266 milioni dell’anno precedente) e aumentato i proventi relativi a chi viene da fuori regione a farsi curare presso le nostre strutture (70 milioni di euro di mobilità attiva nel 2018, contro i 67 milioni del 2017)”.



L’assessore Icardi ha inoltre  ricordato l’impegno della Regione nella partita del rinnovo del contratto dei lavoratori della Sanità privata: “Mettiamo sul tavolo circa 8 milioni di euro – rileva Icardi -, che equivalgono alla metà dell’aumento contrattuale siglato con la parte sindacale. Un’operazione concordata con tutte le Regioni, che su questo fronte si sono impegnate ad assicurare 150 milioni di euro a livello nazionale”.

Dall’analisi del compartoè emerso  il quadro di un Paese dove le strutture sanitarie private sono, secondo quanto osservato da Barbara Cittadini, presidente nazionale AIOP, risorse essenziali perché “forniscono un servizio pubblico e alimentano la vita economica. In Italia, le strutture a noi associate garantiscono infatti circa il 28,4% delle giornate di degenza e il 26,5% delle prestazioni del Servizio Sanitario Nazionale, a fronte di un costo che rappresenta solo il 13% della spesa sanitaria italiana. Inoltre, coinvolgono nel loro indotto quasi 15.000 società, spesso pmi locali, che rappresentano le fondamenta dell’imprenditorialità italiana”.

I numeri del  privato accreditato evidenziano un dato importante: 1.000 euro di risorse stanziate per la sanità si traducono in 1.570 euro nel sistema economico per l’impatto che essa genera nei diversi settori. Quindi se la quota assegnata all’attività delle case di cura accreditate è di 4,35 miliardi di euro (dato 2016 – Fonte: Rapporto Ospedali e Salute 2018),  l’indotto economico è pari a 6,83 miliardi di euro, ovvero 2,48 miliardi di euro in più.

Perla al convegno sul privato accreditato

Giancarlo Perla presidente Aiop Piemonte

Nel 2017 il valore della produzione delle strutture AIOP complessivamente ha sfiorato quota 7,9 miliardi di euro, che per il 96% deriva dai ricavi con tariffe previste dal Sistema Sanitario Nazionale. “Stiamo quindi parlando di una realtà profondamente legata al servizio pubblico, insieme al quale costituisce una filiera completa e un motore economico del sistema Italia – ha spiegato Giancarlo Perla, presidente AIOP PiemonteIn Piemonte la rete AIOP assicura il 22% dei posti letto totali utilizzati per l’attività di ricovero, tra pubblici e privati accreditati. Delle 34 strutture, 4 sono R.S.A. (Residenze Sanitarie Assistenziali) con 408 posti letto, tutti accreditati. Sono numeri che confermano l’importanza del nostro ruolo e la necessità di sviluppare una filiera sempre più integrata, efficiente e orientata all’eccellenza”.

Al convegn osul valore del privato accreditato  ha debuttato il primo bilancio sociale di AIOP Piemonte, che evidenzia: stabilità nell’occupazione con circa il 91% dei dipendenti delle strutture Aiop regionale assunto a tempo indeterminato e con un indotto occupazionale per 88% locale; predominanza di quote rosa, con il 74% di donne tra i dipendenti; oltre il 17% del volume di acquisti è locale; il 73% delle strutture ha intrapreso iniziative per una migliore gestione energetica.

• Peso del privato accreditato sull’offerta regionale: il numero delle case di cura accreditate è pari al 52% del totale degli Istituti pubblici e assimilati e istituti privati accreditati[1]

• L’offerta (posti letto): Aiop Piemonte conta 34 strutture ospedaliere, per circa 3.300 posti letto di cui l’88% risultano essere accreditati. Di queste, 4 sono R.S.A. con 408 posti letto tutti accreditati.

I posti letto degli ospedali privati (case di cura accreditate) rappresentano il 22% del totale dei posti letto pubblici e privati accreditati utilizzati per l’attività di ricovero

– Complessivamente, a fine 2017, si contano oltre 4.300 addetti operanti all’interno delle strutture Aiop; la presenza degli operatori a rapporto di dipendenza pari a 3.468 unità (80% del totale). A completare gli organici complessivi di tali strutture contribuiscono 529 unità di personale medico e 325 unità di personale non medico, che prestano la propria attività sulla base di un rapporto di collaborazione di tipo libero-professionale.
– Occupazione stabile (assunzioni a tempo indeterminato): la sanità è un settore ad alta stabilità lavorativa e questo è confermato dal fatto che circa il 91% dei dipendenti delle strutture Aiop Piemonte è assunto a tempo indeterminato

• La sanità è donna: la presenza femminile delle strutture ospedaliere private, a livello regionale, è pari al 62% del totale addetti. Sale al 74% nel personale dipendente

• Indotto occupazionale locale: l’occupazione generata è locale, infatti l’88% dei dipendenti risiede nella stessa provincia della struttura dove lavora.

• Investimenti in formazione: più di 21.500 ore di formazione erogata nel 2018 e più di 17.200 crediti ECM (Educazione Continua in Medicina) erogati ai professionisti della sanità (dati riguardanti il campione) formazione obbligatoria

• Acquisti: più del 17% del volume di acquisto totale è relativo ad acquisti avvenuti localmente nella regione Piemonte

• Ambiente: il 73% delle strutture piemontesi ha intrapreso iniziative per una migliore gestione energetica, a conferma dell’attenzione di Aiop nei confronti dell’ambiente

 

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