Tra Me “in bianco e nero”: l’accoglienza ai migranti raccontata con un libro e una mostra fotografica

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Una mostra e un libro, di parole e immagini, per raccontare cosa vuol dire essere oggi un operatore sociale nel settore dell’accoglienza ai migranti. L’associazione Tra Me ha appena pubblicato “Benvenuti in bianco e nero – Immagini e voci del lavoro di accoglienza”. Il volume, uscito per i tipi di Neos Edizioni,  raccoglie le 40 fotografie di Orlando Morici “Lavoro in bianco e nero”, realizzate per la mostra omonima, finanziata dal Progetto SIPLA nella primavera 2022 e già esposta a Carignano. Oltre alle fotografie, contiene  gli otto testi già comparsi sul mensile “Ieri Oggi Domani “, scritti da Adele De Pasquale durante il suo tirocinio presso Tra Me; ciascuno di essi è seguito da approfondimenti di Massimo Carraro, elaborati grazie alle testimonianze dirette degli operatori dei C.A.S., nei quali si illustra quale sia il lavoro che i vari operatori dell’associazione svolgono quotidianamente con i rifugiati e richiedenti asilo, che la Prefettura di Torino assegna al  progetto dal 2014.

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(foto Orlando Morici)

“Un lavoro – sottolineano da Tra Me – di cui si sa ancora troppo poco e che, troppo spesso, è visto come affidato ad attività di volontariato o svolto da organizzazioni non troppo trasparenti e spesso coinvolte negli scandali legati al cosiddetto “business immigrati”. In realtà si tratta di un lavoro altamente specializzato, svolto da assistenti sociali, educatori professionali, operatori socioassistenziali, sociologi, psicologi, infermieri, insegnanti, mediatori culturali, operai tecnici e figure amministrative che, ogni giorno, si occupano di quello che è a tutti gli effetti parte del welfare nazionale affidato agli Enti del Terzo Settore, che rappresenta un mercato occupazionale in Italia di circa 35.000 posti di lavoro. È un lavoro a contatto con persone che arrivano da ogni parte del mondo, ognuna con la propria storia e il proprio bagaglio personale; un lavoro che impegna totalmente, sia la giornata sia l’anima di chi lo fa con coscienza e dedizione”.

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(foto Orlando Morici)

Raccontarlo oggi vuol dire spiegare cosa accade ogni giorno ai lavoratori di questo settore da ormai quasi dieci anni, non soltanto in Tra Me.

Attiva nei comuni di Carignano, Carmagnola, Chieri, Castagneto Po, Moncalieri e Torino, Tra Me  è affidataria della Prefettura di Torino dal 2014 di un progetto di “accoglienza diffusa”, che ospita i richiedenti asilo in appartamenti dislocati nei vari territori.

“Affinché possa realizzarsi una vera ed efficace integrazione – spiegano da Tra me – , riteniamo sia fondamentale inserire chi arriva nel nostro paese in quello che è il nostro vivere quotidiano, nelle comunità locali ciascuna con le proprio caratteristiche e peculiarità storiche, sociali ed anche politiche. Proprio questo, oltre all’affiancamento e accompagnamento dei richiedenti asilo nell’acquisizione del permesso di soggiorno e nel disbrigo delle varie pratiche sanitarie, burocratiche e amministrative, è il lavoro quotidiano degli operatori di Tra Me: insegnare a chi arriva ad inserirsi nel nuovo contesto e ad affrontare le sfide quotidiane che la vita gli prospetta. Per diventare buoni cittadini della nostra comunità”.

Il volume contiene anche interventi di Odilia Negro, presidente di Tra Me, di Donatella Giunti, assistente sociale e già funzionaria della Prefettura di Torino, di Giovanni Garena, sociologo e formatore per operatori professionali dei Servizi Sociali e Sanitari del pubblico e del privato sociale, della giornalista Cristina Cavaglià direttore responsabile di “Ieri Oggi Domani” e di Marion Napoli coordinatrice del progetto di accoglienza “Altra Meta” dell’associazione Tra Me.

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Odilia Negro e Orlando Morici

La mostra fotografica “Lavoro in bianco e nero” è composta dalle 40 fotografie di Orlando Morici contenute nel libro e da 10 pannelli esplicativi sul lavoro degli operatori dell’accoglienza ai migranti. Orlando Morici ha quarantasei anni ed è originario di Pinerolo (To). Appassionato di fotografia da quasi dieci anni, ha al suo attivo numerose mostre personali e collettive. Oltre ad aver ricevuto diversi riconoscimenti, recentemente si è classificato secondo al prestigioso Urban Award di Trieste, nella categoria “Fotografia Creativa”. Dal 2018 lavora come manutentore e fotografo ufficiale presso l’Associazione Tra Me e attraverso i suoi scatti immortala sguardi, volti, mani e racconta le storie di chi è accolto come richiedente asilo nel nostro Paese, ma anche di chi accoglie. Sono le storie degli operatori, degli assistenti sociali e dei manutentori, degli psicologi e di chi ogni giorno si impegna, in Tra Me, per offrire dignità a chi scappa dalla guerra e dalle discriminazioni. Un lavoro complesso ma che fa parte ormai della realtà quotidiana delle nostre città.

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Massimo Carraro

La mostra, visitabile dal 15 marzo all’8 aprile,  in collaborazione Biblioteca Civica Centrale di Torino, è allestita nell’atrio della Biblioteca stessa (via della Cittadella 5 ) ed è inserita tra gli eventi di Biennale Democrazia 2023. Inoltre, venerdì 24 marzo, alle ore 16, nello Spazio Incontri della Biblioteca, si terrà la presentazione ufficiale del libro, alla quale interverranno gli autori, il fotografo, Odilia Negro presidente di tra Me, Donatella Giunti, assistente sociale e già funzionaria della Prefettura di Torino, Giovanni Garena, sociologo e formatore.

 




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