Ri-commessioni al Museo del Paesaggio di Verbania – Natura e ambiente dall’800 al contemporaneo

ri-connessioni

“Nido” di Maura Banfo, tra le opere iin mostra

“Ri-connessioni. Natura e ambiente dall’800 al contemporaneo”, la mostra organizzata e promossa dal Museo del Paesaggio di Verbania in collaborazione con la Reggia di Venaria e il Consorzio delle Residenze Reali Sabaude,  sarà aperta fino al 26 giugno nella sede storica del museo a Palazzo Viani Dugnani (via Ruga 44 – www.mseodelpaesaggio.it).

La collaborazione nasce dalla mostra “Una infinita bellezza. Il Paesaggio in Italia dalla pittura romantica all’arte contemporanea”, terminata a febbraio  presso la Citroniera della Reggia, in cui era esposta anche l’opera “I due noci” di Carlo Fornara proveniente dalla collezione del Museo del Paesaggio.

Una selezione delle opere di arte contemporanea presentate nell’ultima sezione della mostra di Venaria è ora accolta nella pinacoteca del Palazzo,  entrando così in connessione con i dipinti di paesaggio ottocenteschi che caratterizzano la collezione museale permanente.

Le opere provenienti da Venaria, comprese tra la fine del ’900 e l’inizio del terzo millennio, rappresentano un ambito temporale in cui il paesaggio non è stato un tema dominante. Tuttavia l’ambiente naturale nel suo insieme e l’iconografia paesaggistica, intesa in senso lato, hanno comunque destato l’interesse di alcuni artisti italiani: e tra costoro ne sono stati selezionati quindici, attivi soprattutto nel territorio piemontese, scegliendo di valorizzare la lettura del paesaggio come metodo di indagine della cultura del territorio.

Questi artisti vengono accostati – in un gioco di rimandi e contrasti tra Ottocento e Contemporaneo – lungo tutto il primo piano del museo dai curatori Guido Curto, direttore della Reggia di Venaria, e Federica Rabai, direttore artistico del Museo del Paesaggio.

Alcuni dei più importanti e storici movimenti artistici presenti nelle collezioni del Museo – dal Naturalismo lombardo di Eugenio Gignous e Guido Boggiani al Divisionismo di sfera vigezzina di Cesare Maggi e Carlo Fornara fino al Verismo di Arnaldo Ferraguti e al Primitivismo scultoreo di Arturo Martini– dialogano con noti artisti contemporanei che hanno toccato ed esplorato il tema della natura e dell’ambiente ai giorni nostri. In mostra opere di Maura Banfo, Francesco Tabusso, Francesco Casorati, Ugo Nespolo, Laura Pugno, Enrica Borghi, Velasco Vitali, Hilario Isola, Giorgio Ramella, Daniele Galliano, Pier Luigi Pusole, Andrea Massaioli, Giovanni Frangi, Elisa Sighicelli, Piero Gilardi.

Il titolo della mostra vuole proprio giocare sul doppio significato della parola “connessione” puntando l’attenzione ai temi, sempre attuali, dell’ambiente e invitando il pubblico a ri-connettersi con la natura e a guardarla con occhi nuovi, come hanno fatto gli artisti contemporanei presentati, che sono stati “connessi” a loro volta con le vedute di paesaggio ottocentesco che hanno costituito il primo nucleo di opere che ha dato vita al Museo del Paesaggio.

 




 

 

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