Oggi il Mercato Centrale di Torino ospita i Distretti del Cibo del Piemonte: un convegno della Regione sulle potenzialità per lo sviluppo del territorio
I Distretti del Cibo piemontesi protagonisti oggi al Mercato Centrale di Torino, in piazza della Repubblica per l’intera giornata, occasione di incontro, confronto e approfondimento. Al convegno organizzato dall’Assessorato all’Agricoltura e cibo della Regione Piemonte per illustrare le potenzialità dei Distretti del cibo per lo sviluppo del territorio. Si approfondirà il tema del cibo come valore (numero di imprese, occupati, valore aggiunto, export, ma anche biodiversità e certificazioni) e del cibo come rete (Distretti, GAS, mercati contadini ecc.). Interverranno l’assessore all’Agricoltura e cibo della Regione Piemonte Marco Protopapa, l’assessore alla Cultura, Turismo, Commercio della regione Piemonte Vittoria Poggio, il direttore regionale Agricoltura e Cibo Paolo Balocco, il direttore regionale Coordinamento Politiche e Fondi europei – Turismo e Sport Paola Casagrande, i funzionari della Regione Piemonte, i rappresentanti del CREA Rete rurale – Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria, docenti e ricercatori universitari esperti di problematiche distrettuali e il presidente della Consulta Nazionale dei Distretti del cibo.
Il programma prevede una prima sessione al mattino di approfondimento sulle strategie di sviluppo dei Distretti del cibo. Nel pomeriggio, seguirà una sessione nella quale si presenteranno i Distretti del Cibo riconosciuti dalla Regione Piemonte e quelli in via di riconoscimento:
- Distretto del cibo del Chierese-Carmagnolese
- Distretto del cibo del Roero
- Distretto del cibo e del vino Langhe-Monferrato
- Distretto del cibo Monregalese-Cebano a indirizzo biologico
- costituendo Distretto del cibo della Frutta
- costituendo Distretto della Serra Morenica e del Naviglio di Ivrea
Infine, si concludono i lavori con una tavola rotonda con i rappresentanti delle organizzazioni agricole e imprenditoriali, moderata dal giornalista Massimiliano Sciullo.
