“Kohlhaas” sul palco di San Pietro in Vincoli dall’8 al 10 febbraio: fino a che punto possiamo essere giustizieri?

kolhaass

Un solo uomo in scena, seduto su una sedia scura e vestito di nero come lo sfondo dietro alle sue spalle, un telo oscuro come la storia che si dispiega attraverso una voce possente, sicura, inconfondibile. È quella dell’attore Marco Baliani che dall’8 al 10 febbraio porta sul palco di San Pietro in Vincoli, al 28 dell’omonima via a Torino, il monologo “Kohlhaas”, scritto dall’attore romano insieme al drammaturgo torinese Remo Rostagno per la regia di Maria Maglietta.

La domanda su cui si incentra il racconto teatrale, ispirato dal mirabile testo dello scrittore tedesco dell’Ottocento Heinrich von Kleist, è “fino a che punto possiamo essere giustizieri?”.

Tutto muove da un fatto di cronaca realmente accaduto nella Germania del 1500: una truffa, un sopruso che il protagonista, Michele Kohlhaas intende vendicare. Si parla di un inganno che non risolvendosi attraverso le vie del diritto genera un vortice di violenze sempre più incontrollabile. Una spirale di brutalità in nome di un ideale di giustizia terrena, fino a che il conflitto dal quale genera l’intera vicenda non si risolve in modo tragico lasciando intorno alla figura del protagonista una ambigua aura di possibile eroe del suo tempo. “Kohlhaas”, reinventato da una personale narrativa, è un monologo di grande intensità e con un ritmo incalzante capace di tenere alta l’attenzione degli spettatori, di farli calare nella storia, di tenerli col fiato sospeso fino ad incantarli. Le domande morali che la vicenda solleva e lascia sospese cercano di capire cos’è la giustizia e fino a che punto, in suo nome, si può diventare giustizieri.

Lo spettacolo si è affermato come punto di riferimento per il teatro del Novecento, dato l’impulso impresso al teatro di narrazione, e ha ottenuto un grande successo di pubblico, arrivando ad avere anche una versione video curata dalla Rai. Marco Baliani, per questo genere, è uno degli autori più importanti. Presentato nell’ambito della stagione Intelligenza naturale di Fertili Terreni Teatro, è prodotto da Casa degli Alfieri e Trickster Teatro. Come per tutti gli appuntamenti della stagione, l’audiodescrizione di questo spettacolo, accessibile per i ciechi, è disponibile sul sito https://www.fertiliterreniteatro.com/.

Il monologo è in programma giovedì 8 e venerdì 9 febbraio alle ore 21, mentre la replica di sabato 10 è fissata alle ore 19. Biglietto intero 11 euro più 1,10 per commissioni di servizio; ridotto 9 più 1 euro di commissioni.

Prima dello spettacolo dell’8 febbraio, dalle 20 alle 20.45, è possibile effettuare una visita guidata agli spazi di San Pietro in Vincoli con Lucrezia Bodinizzo del LabPerm di Domenico Castaldo. Il costo è di 2 euro da pagare in cassa la sera stessa, previa prenotazione biglietteria@fertiliterreniteatro.com o al numero 334.8655865 (dal lunedì al venerdì, dalle 15 alle 18).

Patrizia Veglione

 

 




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